Stanotte ho dormito con uno.
Era abbastanza piccolo da chiedere di venire nel lettone, ma abbastanza grande da occuparlo tutto in diagonale.
Ieri sera non stava bene, non sapeva bene cosa, ma una di quelle cose che si curano nel lettone.
Io ho ipotizzato che fosse perché di giorno finge di essere adolescente e di non avere mai bisogno di me.
O forse che ha giocato tre partite e un’uscita scout in tre giorni.
Si è presentato con la tigre che gli hanno regalato in ambulanza e con Bagheera la mamma di Pantéra taglia due tre anni come la maglietta che indossa.
Quando sono andata a letto mi si è infilato nell’ascella come quando era un bebé.
Poi il gatto Vento ha pensato che fosse la serata liberi tutti e si è infilato nel mucchio facendo le fusa, io ho cominciato a sognare cose strane.
Quando suo padre è tornato dalla tavola rotonda con il ministro macedone, non era molto contento.
Ho sfrattato la pantera.
Ora ho mal di schiena. Ma non ho il coraggio di svegliare né il bambino né la pantera.
Stasera li guiderò tutti su e giù dal Sempione, verso casa.